Perché AISPOT usa l’intelligenza artificiale e perché è fondamentale nel monitoraggio delle spore

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2 apr 2025

02/04/25

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L’intelligenza artificiale consente ad AISPOT di analizzare e riconoscere automaticamente le spore. Scopri come funziona e perché fa la differenza.

L’AI in agricoltura non è futuro: è presente

L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente settori come la medicina, la logistica e l’energia. L’agricoltura non fa eccezione. In AISPOT, l’abbiamo integrata fin dal primo giorno per un motivo chiaro: riconoscere una spora richiede precisione, velocità e una capacità di apprendere dai dati che nessun metodo tradizionale può garantire su larga scala.

Quando si tratta di proteggere una coltura, ogni ora conta. L’AI ci permette di analizzare rapidamente le immagini delle cartucce raccolte con SporeScout e riconoscere automaticamente la presenza di spore patogene, anche quando sono appena comparse.

Come funziona l’AI nei nostri dispositivi

Il processo inizia con il campionamento dell’aria tramite SporeScout. La cartuccia, una volta spedita o consegnata, viene analizzata da SporeFinder Pro, il nostro sistema ottico di laboratorio. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale. Le immagini acquisite vengono elaborate da modelli di visione artificiale che identificano, classificano e quantificano le spore presenti sul vetrino.

Oggi siamo in grado di riconoscere con accuratezza patogeni come Alternaria, Stemphylium e Cladosporium. Ogni volta che l’AI esamina un nuovo campione, apprende e migliora: il sistema diventa più preciso, più affidabile, più veloce.

Perché non si può più fare a meno dell’AI

Fino a poco tempo fa, riconoscere una spora significava osservarla manualmente al microscopio, confrontarla con un’immagine di riferimento, e annotare tutto a mano. Oltre a richiedere un operatore esperto, questo processo era lento, soggetto a errori, e impossibile da scalare.

L’intelligenza artificiale, invece, porta:

  • automazione: analisi rapida e continua, anche su decine di campioni al giorno;

  • standardizzazione: la stessa precisione, in qualsiasi condizione;

  • apprendimento: ogni nuovo campione migliora la capacità del sistema;

  • velocità: risultati entro poche ore, invece di giorni.

AI e agricoltura: una sinergia naturale

In agricoltura, la tempestività è tutto. L’AI consente agli agricoltori e ai tecnici di ricevere un report dettagliato sul rischio fitosanitario in tempi rapidissimi, prendendo decisioni più informate, sostenibili e redditizie.

Non si tratta di sostituire l’esperienza umana, ma di potenziarla. L’intelligenza artificiale è uno strumento: lavora in silenzio, ma amplifica la capacità di chi la usa.

Il futuro che stiamo costruendo

Nel 2025, l’AI in agricoltura non è una promessa: è una realtà concreta. In AISPOT la utilizziamo ogni giorno, e continueremo a farlo per rendere la diagnosi precoce sempre più accessibile, affidabile e potente.

L’obiettivo è semplice: fare in modo che chi lavora la terra possa vedere prima quello che oggi resta invisibile.

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